Dodici clandestini nel Suv fermato dopo l’inseguimento, ‘driver’ 19enne in manette

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Dodici clandestini nel Suv fermato dopo l’inseguimento, ‘driver’ 19enne in manette. E’ l’epilogo del movimentato episodio avvenuto nella serata del 14 novembre a Piacenza. La Squadra mobile della Questura ha proceduto al fermo di polizia giudiziaria per traffico di migranti a carico di un cittadino pachistano senza fissa dimora di diciannove anni, alla guida del Suv Rextone Ssangyong fermato dopo un lungo inseguimento proprio il 14 novembre.

I FATTI – Alle ore 22 del 14 novembre, durante un posto di controllo nella zona di piazzale Milano, un equipaggio della Squadra Volante ha intimato l’alt ad un Suv con vetri posteriori parzialmente oscurati condotto – come è emerso successivamente – dal 19enne, che non si è fermato iniziando una pericolosa fuga per le vie cittadine. “Grazie anche all’ausilio delle altre Volanti e di un equipaggio dell’Arma dei Carabinieri, che ha impattato lievemente col veicolo in fuga, il mezzo veniva fermato in via IV Novembre – fa sapere la Questura di Piacenza -. A bordo del veicolo veniva trovato il 19enne alla guida e altri 12 cittadini stranieri, stipati nel mezzo e provenienti da India, Pakistan, Nepal e Sri Lanka. Immediati accertamenti permettevano di comprendere che l’autista avrebbe voluto proseguire nella sua folle corsa, ma uno dei 12 ragazzi ha tirato il freno a mano improvvisamente, per evitare che le loro vite fossero messe ulteriormente a rischio”. “Il conducente – scrive la Questura in una nota – ha detto agli agenti di essere minorenne, per cercare di evitare quanto possibile le conseguenze penali del suo folle gesto, ma all’esito degli esami auxologici a cui è stato sottoposto in ospedale, ha consentito di accertare un’età di 19 anni. Per le condotte di resistenza e false attestazioni a pubblico ufficiale, è stato arresto in flagranza di reato dalle Volanti”.

LE TESTIMONIANZE – “L’immediata attività investigativa dalla Squadra Mobile, anche attraverso le testimonianze dei cittadini stranieri trasportati” dal 19enne ha così permesso di ricostruire, continua la nota della Questura, “come il soggetto fosse il terminale di un sodalizio criminale con sede in Pakistan, dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e che i 12 trasportati fossero tutti diretti in Francia o in Spagna. Per il viaggio hanno pagato tra i 400 ed i 600 euro all’organizzazione criminale, attraverso i propri familiari nel Paese d’origine. L’attraversamento della frontiera sarebbe dovuto avvenire, secondo quanto finora ricostruito, dalla Provincia di Cuneo”.

ARRESTO E ESPULSIONI – Alla luce degli accertamenti esperiti, il 19enne è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da questa Squadra Mobile per il delitto di cui all’art. 12 c. 1, 3 e 3-bis T.U.I., grave reato per il quale la pena può superare i 16 anni di carcere, e condotto presso la locale casa circondariale in attesa di convalida. Gli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione hanno portato all’emissione di 11 provvedimenti di espulsione a carico dei cittadini stranieri trasportati, con ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, mentre il dodicesimo ha presentato richiesta di asilo, sempre all’Ufficio Immigrazione della Questura.

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