“La salute è un diritto, deve essere garantito”. Dal Gap uno sportello anti liste d’attesa

Il GAP (gruppo di acquisto popolare) di Piacenza, da tempo impegnato nella promozione di pratiche di mutualismo popolare avvia da giovedì 20 giugno (per tutti i giovedì) uno sportello di informazione ed assistenza “nell’avvio – spiegano – di eventuali ricorsi per vedere riconosciuto il diritto costituzionale al rispetto dei tempi di attesa per visite ed esami presso il Sistema Sanitario Nazionale”.  Lo sportello del GAP si inserisce nell’esperienza già avviata da tempo a Piacenza come coordinamento provinciale su sanità e medicina territoriale, e che ultimamente vede l’apertura di sportelli anche a Parma, Modena, Reggio Emiia, Bologna e Ferrara.

“Anche nella nostra provincia – sottolineano dal GAP – aumentano le segnalazioni di cittadini sulle lunghe liste di attesa per visite ed esami. Una situazione questa, prodotta da anni di tagli alla spesa sanitaria, di blocco delle assunzioni. Ma anche da un piano sociosanitario provinciale (approvato nel 2017) che ha di fatto indebolito e compromesso la distribuzione territoriale della rete ospedaliera. Ora in provincia abbiamo un unico vero ospedale ed un unico pronto soccorso. Fiorenzuola e Castel San Giovanni riconvertiti a semplici presidi territoriali. Bobbio che (nonostante le tante promesse per trasformarlo in Ospedale di montagna) rimane praticamente un OsCo. Tutto fa pensare che i disagi della popolazione derivanti dal non rispetto dei tempi di cura e delle liste di attesa durerà per molto tempo se non si mettono subito in atto decisioni che cambino la situazione. Anche il recente intervento regionale per l‘abbattimento delle liste di attesa, pur riconoscendo che esiste il problema, non sembra avviarne una soluzione”.

“Ci si impegna a vietare la pratica delle liste chiuse per la prenotazione di visite ed esami (cosa per altro già vietata da tempo dalla legislazione nazionale). Si introduce la possibilità di aderire all’inserimento nelle “preliste” (che altro non sono che un’area di parcheggio ma che non risolvono la certezza negli accessi nei tempi stabiliti per legge). Più concretamente la regione (sulla stessa falsa riga di quanto deliberato anche in Lombardia ed altre regioni) prevede maggiori risorse per pagare il lavoro straordinario ad un personale sanitario già oggi sottoposto a carichi di lavoro pesanti, risorse per alcune assunzioni non in grado però di coprire i posti resi vacanti per dimissioni e pensionamenti, e ancora più risorse per alzare il tetto di spesa per il ricorso al privato convenzionato. Tutto ciò, assieme all’ormai avviata razionalizzazione della risposta ospedaliera, non risolve la generale preoccupazione per un sistema sanitario pubblico, da molti ormai considerato vicino al collasso”.

“A farne le spese – proseguono – sono i cittadini. Ma i cittadini hanno il diritto di esigere il loro diritto soggettivo all’assistenza così come è definito dalla legislazione Lea (Livelli essenziali di assistenza) che attua
l’articolo 32 della Costituzione e definisce i tempi certi entro cui la prestazione deve essere erogata dal SSN. Le leggi italiane in questo senso sono chiare: I cittadini hanno diritto di avere tempi d’attesa precisi, oltre alla possibilità di scegliere come farsi curare e di scegliere la località di cura. Da giovedì 20 giugno, per tutti i giovedì, dalle 16.30 alle 18,30, anche come GAP di Piacenza avviamo uno sportello presso la Coop Infrangibile, via Alessandria 19, a cui i cittadini possono rivolgersi – anche contattandoci all’indirizzo email – gap.piacenza.e.provincia@gmail.com – per informazioni sulla esigibilità del rispetto costituzionale dei tempi di attesa per visite ed esami e per supporto nell’apertura verso Ausl di contestazioni e ricorsi per ottenerne il rispetto”.

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