Salvini a Piacenza per l’intesa sul nuovo scalo merci a Le Mose “Il Green Deal passa dal ferro” fotogallery

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Un passaggio importante verso il “polo del ferro”, il progetto di scalo merci di Le Mose al servizio della logistica piacentina che potrebbe spostare da gomma a ferrovia una quota considerevole di merci. Sottoscritto in Municipio a Piacenza il protocollo d’intesa fra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Emilia-Romagna, Comune di Piacenza, Rete ferroviaria italiana SpA e Fs Sistemi Urbani SpA “per la rigenerazione urbana e la trasformazione in hub intermodale dell’ambito stazione e per la realizzazione del nuovo hub del Ferro in zona “Le Mose”“. Per l’occasione è arrivato in città il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, presente insieme all’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla, alla sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, all’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Gianpiero Strisciuglio e all’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto.

Firma protocollo polo del ferro

“L’obiettivo è quello di restituire ai piacentini e alla città tanto tessuto urbano, oggi indisponibile; quindi più lavoro e più difesa dell’ambiente, permettendo sia ai passeggeri che alle merci di scegliere fra la gomma e il ferro – ha detto il Ministro Salvini, che ha voluto ringraziare anche i precedenti ministri (“la continuità è un valore sui progetti”) davanti all’ex ministro piacentino Paola De Micheli che aveva siglato una prima intesa nel 2019 -, contando che sia l’inizio di un percorso virtuoso che ancora non si coglie in tutta la sua importanza. È un recupero di tessuto urbano in una città, che stiamo facendo in tanti Comuni anche di poche migliaia di abitanti, il che significa più sicurezza. Vi accompagneremo con questa e altre opere, come la Statale 45 e la tangenziale di Castel San Giovanni”. “Il green deal passa dal ferro e non da nuove tasse – ha affermato Salvini in polemica con le altre misure prospettate dalla rieletta presidente dell’Unione Europea Von der Leyen -, rendendo conveniente passare i trasporti dalla strada alla rotaia”. “Questo è un protocollo che viene da lontano – ha spiegato il primo cittadino di Piacenza Katia Tarasconi -, tanto è vero che oggi è presente l’ex sindaco Patrizia Barbieri, costruito con fatica per arrivare a misure concrete per lavorare sul tema del ferro, cruciale per la nostra città, la stazione merci da ricucire con il tessuto urbano, quello di oggi è un punto di arrivo molto importante”.

Firma protocollo Polo del Ferro

“Piacenza è un crocevia per le persone e per le merci, terra di passo – ha evidenziato l’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani, Umberto Lebruto -. In questo anno e mezzo abbiamo ripreso il lavoro per avviare un progetto di integrazione, perché la città di Piacenza sente il bisogno di integrare le merci, i viaggiatori e la mobilità. Per accelerare abbiamo deciso di dividere in due fasi l’integrazione, prima verrà l’intermodalità dei viaggiatori, mentre la seconda fase è lo spostamento dello scalo merci a Le Mose, sul quale abbiamo realizzato un progetto. Il lavoro di squadra ha portato questi frutti”. “Abbiamo costruito un protocollo con un tavolo tecnico per tutti gli attori in campo, per conciliare la disponibilità del servizio ferroviario sia per passeggeri che per le merci – ha aggiunto l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Gianpiero Strisciuglio -. Entro l’anno partirà il cantiere nella stazione viaggiatori per migliorare l’accessibilità, un progetto già pronto per 16 milioni. Per il settore merci partiamo con il progetto di fattibilità tecnica economica del nuovo scalo di Le Mose, da completare entro la fine del 2025. Siamo pronti per un progetto che è un modello di riferimento”. Per l’assessore regionale Vincenzo Colla si tratta di “un disegno per il futuro della città, un asset strategico della logistica per il nostro paese. Un nuovo scalo merci a Le Mose può dare una nuova attrattività di investimenti e una sostenibilità, con più merci sul ferro. Si rafforzerà anche il versante della conoscenza e delle università come il Politecnico sul tema della logistica e dell’innovazione”.

IL PROGETTO – Il progetto di scalo merci di Le Mose al servizio della logistica piacentina, noto come “polo del ferro”, potrebbe spostare da gomma a ferrovia una quota considerevole di merci. Il protocollo d’intesa firmato in Municipio è stato al centro delle commissioni consiliari urbanistica e sviluppo economico convocate a giugno a Palazzo Mercanti. Il protocollo prevede: la costituzione di un tavolo tecnico paritetico per l’attuazione degli obiettivi individuati nel protocollo; l’elaborazione, a cura di Rete Ferroviaria Italiana, di un progetto di fattibilità tecnica ed economica funzionale alla delocalizzazione, in aree del Polo Logistico a Le Mose delle attività merci attualmente insediate nella stazione di Piacenza; lo sviluppo, da parte di FS Sistemi Urbani, di una vision che prevede, nel breve periodo, la creazione di un Hub Intermodale di interscambio in aree adiacenti alla stazione di Piacenza, anche in sinergia con lo sviluppo del progetto “Bus Rapid Transit” (la metropolitana leggera finanziata dal Ministero dei Trasporti) del Comune e, nel medio termine, prevede l’avvio di processi di rigenerazione urbana nelle aree ferroviarie non più funzionali a seguito della delocalizzazione delle attività merci.

Nel protocollo è inoltre prevista, a cura Rfi, la realizzazione di un intervento di riqualificazione della stazione di Piacenza attraverso il restyling del fabbricato viaggiatori e dei due sottopassi oltre alla riconversione di spazi di stazione e al miglioramento dell’accessibilità ferroviaria. Nell’ambito del protocollo sono infine previste alcune cessioni anticipate di piccole porzioni di aree non funzionali all’esercizio ferroviario, quali anticipo delle quote standard delle trasformazioni urbanistiche da individuare attraverso le vision. Nel suo intervento in commissione a giugno scorso, l’assessora all’urbanistica Adriana Fantini ricordò che si trattava di un percorso “che viene da lontano”, e che “anche il percorso del nuovo Pug (Piano urbanistico generale) conferma la realizzazione del polo del ferro nella logica dell’intermodalità”. “Dopo la firma del primo protocollo nel novembre 2019, tutti i soggetti in campo si prendono di nuovo l’impegno a portare avanti la trasformazione delle aree in questione” che si interfaccia con altri due importanti progetti urbani, la nuova metropolitana leggera (trasporto rapido di massa finanziato con fondi ministeriali) e la riqualificazione del lungo, pure al centro di stanziamenti da bandi extracomunali.

Il mese scorso Fantini aveva ricordato che ad oggi “non si sono ancora realizzate le condizioni che permettono al Comune di arrivare all’esproprio delle aree dove insediare i binari merci delocalizzati dalla stazioni”. “C’è la disponibilità di Rfi e sistemi urbani di realizzazione una nuova stazione merci a Le Mose, questa è la novità. In viale S. Ambrogio è prevista la realizzazione di un nuovo hub intermodale per i bus con l’ampliamento dei parcheggi pendolari, la stazione diventerà a due fronti con la realizzazione di nuovi sottopassi. Obiettivo è una intermodalità ferro-gomma che dovrebbe abbattere l’inquinamento e rendere sostenibile il trasporto merci dentro al polo logistico”. Tuttavia, il piano urbanistico che preludeva all’impiego dell’area Granella di Le Mose per il trasferimento dello scalo merci (polo del ferro) non ha compiuto passi avanti in questi anni. Fantini aveva spiegato che i “privati proprietari delle aree dovevano attivarsi e tuttavia l’amministrazione comunale non aveva gli strumenti per imporre le proprie scelte. Oggi invece c’è la disponibilità di Sistemi Urbani e Ferrovie di investire e di intervenire come attori diretti con gli strumenti per arrivare ad ottenere la disponibilità delle aree attraverso il dialogo coi privati, o con gli espropri. Il Comune si deve occupare dell’area lungo viale Sant’Ambrogio, mettendo in gioco anche i finanziamenti del trasporto rapido di massa. Dentro al tavolo tecnico si definirà il cronoprogramma e il confronto anche coi pendolari per definire la trasformazione dell’area e le tempistiche”.

IL COMUNICATO STAMPAScalo merci di Piacenza efficientato e trasferito nell’area del Polo logistico di Le Mose e stazione ferroviaria di piazzale Marconi riqualificata e ripensata in chiave di sicurezza urbana con nuove funzionalità e nuovi spazi per i cittadini, i pendolari e i turisti. Tradotto: Una città migliore, più bella e funzionale e trasporti migliori, più efficienti e sostenibili. Un binomio valido in assoluto ma che per Piacenza, snodo strategico a livello nazionale e internazionale, ha un significato ancora più rilevante sotto tutti i punti di vista, compresa la qualità della vita dei cittadini. Ed è un binomio che da oggi diventa più concreto grazie alla sottoscrizione formale del nuovo Protocollo d’intesa per la Rigenerazione urbana e la trasformazione in Hub Intermodale dell’ambito di stazione e per la realizzazione del nuovo Polo del Ferro in zona Le Mose.

La firma è avvenuta nel pomeriggio odierno, 19 luglio 2024, nella cornice istituzionale della Sala consigliare di Palazzo Mercanti, da parte di tutti gli enti e i soggetti coinvolti: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del ministro nonché vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, la Regione Emilia-Romagna con l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, il Comune di Piacenza con la sindaca Katia Tarasconi, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. con l’amministratore delegato e direttore generale Gianpiero Strisciuglio e F.S. Sistemi Urbani S.p.A. con l’amministratore delegato Umberto Lebruto. Il percorso d’intesa, approvato in Giunta regionale nel maggio scorso e giunto alla firma di oggi, conclude un articolato lavoro di aggiornamento a cura di tutti i firmatari, del precedente Protocollo del 2019. Un protocollo aggiornato, dunque, quello sottoscritto oggi a Piacenza che prevede, tra i vari punti, la realizzazione a cura di RFI di un’importante opera di riqualificazione della stazione ferroviaria di Piazzale Marconi tramite il restyling del fabbricato viaggiatori e dei due sottopassi esistenti, oltre alla riconversione di alcuni spazi di stazione e al miglioramento in generale dell’accessibilità ferroviaria. RFI interverrà poi direttamente nella progettazione del nuovo scalo merci, a partire dalla elaborazione di un Piano di fattibilità tecnico-economica della nuova stazione merci a servizio del Polo Logistico Le Mose, studiando le opere e i servizi necessari per la sua integrazione con l’infrastruttura logistica già attiva in quell’ambito.

Motore del progetto è infatti la creazione di una nuova polarità urbana nella città di Piacenza, attraverso la dismissione di aree non più funzionali al servizio ferroviario da valorizzare con l’insediamento di nuovi servizi pubblici e di mobilità. Fra queste, a seguito della delocalizzazione in area Le Mose delle attuali attività, il fascio binari presso la stazione ferroviaria oggi dedicato alla terminalizzazione delle merci su ferro. Lo stesso protocollo prevede inoltre la cessione anticipata, sempre da parte di RFI, di alcune porzioni di aree non funzionali all’esercizio ferroviario come anticipo delle quote standard delle trasformazioni urbanistiche. Si tratta, tra le altre, delle aree di via Nino Bixio che verranno cedute al Comune: un tassello importante nell’ambito della strategia del Contratto di Fiume che l’Amministrazione sta portando avanti su vari fronti. E ancora, il Protocollo prevede lo sviluppo da parte di FS Sistemi Urbani di un masterplan d’insieme con questi obiettivi: favorire lo sviluppo dell’intermodalità con la creazione di un Hub Intermodale di interscambio in aree adiacenti alla stazione di Piacenza, anche in sinergia con lo sviluppo del progetto “Bus Rapid Transit” del Comune; riqualificare e valorizzare le aree ferroviarie; ricucire il tessuto urbano dell’ambito di stazione; pianificare in una vision d’insieme lo sviluppo di tutte le aree ferroviarie comprese quelle del Polo Logistico Le Mose. Hub Intermodale significa per Piacenza anche potenziamento delle aree di parcheggio, sia pubblico che privato e dei servizi per i bus.

Coerentemente con quanto stabilito nel nuovo Protocollo, FS Sistemi Urbani svolgerà poi un’azione di coordinamento avviando, sulla base del masterplan che sarà condiviso dal tavolo tecnico instituito con la firma di oggi, l’analisi patrimoniale e di fattibilità tecnico-economica per l’acquisizione delle aree indispensabili per la realizzazione del nuovo Hub del Ferro.

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