In sei mesi 188 soccorsi “in volo”, entro fine anno attivo il numero unico per le emergenze 112

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Sarà operativo entro la fine dell’anno il Numero unico europeo per le emergenze (Nue) 112, con due Centrali uniche di risposta (Cur) a Parma e Bologna. Il nuovo servizio “permette di ridurre i tempi complessivi di intervento in tutte quelle situazioni complesse in cui per soccorrere le persone coinvolte è necessario l’intervento tempestivo e contemporaneo non solo del 118 ma dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine”. Ad annunciarlo è l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma in occasione della commemorazione della tragedia dell’eliambulanza Charlie Alpha, che il 18 agosto 1990 alle 8.25, durante una missione di soccorso nella frazione di Sologno, sull’Appennino reggiano, si schiantò contro il Monte Ventasso, in quel momento avvolto da una fitta nebbia, provocando la morte di tutto l’equipaggio, formato dal pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Anna Maria Giorgio e gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei.

Nel primo semestre 2024, a Piacenza sono state gestite 15.787 emergenze dalla Centrale operativa 118 di area omogenea Emilia ovest; di queste, 2.100 (il 13,3%) hanno riguardato codici rossi. In 188 casi è stato necessario l’invio dell’elisoccorso. In tutto, da gennaio a giugno 2024 sono stati 596 gli interventi effettuati da EliParma per il soccorso di pazienti critici, in aumento rispetto ai 931 del 2023 e alle 847 operazioni di salvataggio effettuate nel 2022. Attualmente in regione opera, ogni giorno dell’anno, una flotta composta da quattro elicotteri dislocati presso le basi di Bologna, Parma, Ravenna e Pavullo nel Frignano. Piacenza è servita, per il servizio notturno, anche dall’elisoccorso di Brescia.

Interventi Eliparma
Elisoccorso di Parma: distribuzione degli interventi per province in cui sono stati effettuati i soccorsi

La città, le Aziende sanitarie, le Istituzioni, le associazioni che operano nell’emergenza si sono raccolte nel pomeriggio di domenica 18 agosto per ricordare le vittime dinanzi al cippo lungo il viale che conduce alla sede del Cral Sanità in via Casati Confalonieri a Parma, dove il Comune di Parma, in collaborazione con le Aziende sanitarie e il Cral dipendenti sanità, ha apposto una targa commemorativa che si aggiunge a quella posta, nel mese di giugno, dal personale del 118, direttamente sul luogo dell’incidente. “Il ricordo di chi ha perso la vita per prestare soccorso a chi aveva bisogno è più che mai vivo in tutti noi. Ed è questo che fa del nostro territorio una vera e propria comunità di cui sono orgoglioso di appartenere. L’eredità che rimane dalla tremenda circostanza di 34 anni fa è la spinta al continuo miglioramento tecnologico e organizzativo. Un cambiamento che con la riorganizzazione del sistema dell’emergenza fortemente voluto dalla nostra Regione– sottolinea Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Commissario straordinario di Azienda Usl – rende il nostro territorio all’avanguardia anche in questo campo. Il mio ringraziamento va a tutti gli operatori che, oggi come allora, interpretano il loro ruolo con dedizione e spirito di servizio”.

Commemorazione Charlie Alpha Parma 2024
Le autorità e gli operatori 118 presenti alla commemorazione

COME FUNZIONA ELIPARMA – Dal primo intervento effettuato il 19 luglio 1988 a Varsi sono passati molti anni, e oggi il servizio di elisoccorso si è affermato come attività indispensabile per i servizi d’emergenza. Il personale è direttamente afferente al 118, con formazioni certificate anche a livello aeronautico, non solo sanitario. Nel primo semestre 2024 sono stati 596 gli interventi effettuati da EliParma per il soccorso di pazienti critici, in aumento rispetto ai 931 del 2023 e alle 847 operazioni di salvataggio effettuate nel 2022. Interventi resi possibili anche grazie alla rete di 37 siti censiti idonei per ogni tipo di esigenza (notturna e diurna) presenti nel solo territorio del parmense. Attualmente in regione opera, ogni giorno dell’anno, una flotta composta da quattro elicotteri dislocati presso le basi di Bologna, Parma, Ravenna e Pavullo nel Frignano.

L’assetto operativo della flotta 118 regionale nel corso del 2023 è stata potenziata e comprende: un elicottero operativo H 24, con l’utilizzo di sistemi di visione notturna (operazioni NVIS) a Bologna, Ospedale Maggiore; un elicottero operativo in fascia diurna alba/tramonto a Parma, Ospedale Maggiore; un elicottero dotato di sistema di verricello di soccorso operativo in fascia diurna alba/tramonto a Ravenna, Ospedale S. Maria delle Croci; un elicottero dotato di sistema di verricello di soccorso per operazioni operativo in fascia diurna dalle 8.00 al tramonto, presso l’aeroporto di Pavullo nel Frignano (Modena).

L’evoluzione tecnologica ha infatti permesso di estendere l’operatività tradizionale per coprire in caso di necessità immediata ogni esigenza speciale anche notturna o in ambiente impervio e ostile. Per raggiungere questo obiettivo, il sistema di Elisoccorso regionale ha realizzato una rete capillare di oltre 300 aree di atterraggio disponibili per ogni tipologia di intervento. “Grazie alla tecnologia, all’impegno delle istituzioni e alla formazione continua di tutti i nostri operatori altamente specializzati lavoriamo per il costante miglioramento degli standard di qualità e sicurezza – aggiunge Adriano Furlan, direttore della Centrale operativa 118 Emilia Ovest. Il nostro obiettivo è infatti quello di consegnare il paziente, ovunque si trovi, alle cure nel minore tempo possibile”.

Sempre nell’ottica di interventi più tempestivi dallo scorso aprile due sacche di sangue del gruppo 0 negativo, compatibile con ogni altro gruppo sanguigno, sono entrate a far parte della dotazione salvavita, insieme ad apparecchiature e farmaci sempre presenti quando l’elisoccorso di Parma si alza in volo. Il sangue a bordo dell’elicottero consente al personale della Centrale 118 di iniziare immediatamente la trasfusione, in caso di un paziente con una grave emorragia. Il progetto “Sangue a bordo” vede la collaborazione della Centrale 118, della struttura di immunoematologia e trasfusionale dell’Ospedale Maggiore, dell’emergenza territoriale e delle associazioni Avis e Fidas. Il sistema 118 si presenta infatti sempre più all’avanguardia per standard tecnologici, efficienza e organizzazione di eccellenza. Sono tantissimi i tasselli del sistema dell’emergenza-urgenza: oltre all’elisoccorso occorre ricordare il soccorso a terra che con i suoi 23 mezzi avanzati professionalizzati (11 automediche e 12 con infermiere) e le 30 ambulanze resta il cuore dell’attività, in cui insiste la maggior parte dei professionisti che vi operano, per una rete che va in aiuto a interventi che sono, per definizione, tutti unici.

IL NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE 112 – A conferma del continuo rinnovamento di un servizio, che già ora colloca l’Emilia-Romagna ai primi posti in Italia per capacità operativa, partirà entro fine anno il numero unico europeo per le emergenze 112. In particolare, in regione saranno attivate due Centrali uniche di risposta (Cur), rispettivamente a Bologna e Parma, collocate nelle immediate vicinanze delle Centrali 118 Emilia est ed Emilia ovest, per garantire l’integrazione delle rispettive funzioni. L’introduzione del Nue 112 permette di ridurre i tempi complessivi di intervento in tutte quelle situazioni complesse in cui per soccorrere le persone coinvolte è necessario l’intervento tempestivo e contemporaneo non solo del 118, ma dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. È, infatti, prevista la possibilità di inviare la scheda contatto in tempo reale alle centrali operative, cointeressate alla gestione dell’emergenza, permettendo quindi al soccorso sanitario di intervenire in sicurezza in tempi più rapidi.

Ufficio Stampa
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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