Piacenza incassa l’83% delle entrate previste: Caorso al top della riscossione

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I Comuni della provincia di Piacenza hanno una capacità media di riscossione delle entrate dell’83%. Ciò significa che, ogni anno, su 100 euro che un ente comunale dovrebbe incassare, fra entrate correnti e in conto capitale accertate, in realtà si riesce a recuperare 83 euro, “perdendone” 17. Sono i dati del rapporto “I Comuni e la sfida della sostenibilità”, redatto dal Centro Ricerche sugli Enti Pubblici (Rep) in collaborazione con Fondazione Etica e International center on democracy and democratization dell’università Luiss di Roma, riferiti all’anno 2022. Il rapporto sintetizza i risultati relativi alla capacità degli enti pubblici di riscuotere nel corso dell’anno le entrate correnti e in conto capitale accertate e di gestire la propria situazione debitoria.

IN PROVINCIA DI PIACENZA – I tre Comuni più “performanti” dal punto di vista della capacità di riscossione in provincia di Piacenza sono Caorso (96,78%), Cadeo (93,39%) e Castel San Giovanni (90,75%), che si collocano tra i 400 Comuni italiani più virtuosi. Curioso il caso di Cerignale, fanalino di coda in quest’elenco, che è passato da una capacità di riscossione più che positiva nel 2021 (87,07%) a una performance piuttosto debole nel 2022 (30%). La città di Piacenza riscuote l’84% delle entrate accertate. In generale, l’82% dei Comuni della provincia di Piacenza (38 su 46) registrano una capacità di riscossione maggiore rispetto alla media nazionale (70%). Il restante 18%, ovvero quello che registra maggiori difficoltà nella riscossione delle entrate accertate, si concentra in due dei cinque cluster demografici, quelli con meno abitanti: sino a duemila abitanti (confermando un trend nazionale), e da duemila a cinquemila abitanti.

IN ITALIA – Tra i Comuni capoluogo di provincia della Penisola, che registrano un valore medio del 53% di entrate riscosse sul totale delle entrate accertate, Piacenza si colloca nella fascia dei Comuni più performanti, con un valore superiore all’83%, insieme a Comuni del Nord (come Aosta e Bergamo), del Centro (tra cui Ascoli Piceno e Massa) e del Sud (come Benevento e Foggia). “Per un ente è fondamentale, ai fini dell’attuazione della sua programmazione politico-economica – fa sapere il Centro Rep – riuscire a riscuotere la maggiore quota possibile, tendenzialmente vicina al 100%, delle entrate accertate, ragion per cui la capacità di riscossione si annovera a tra gli indicatori più rilevanti nel quadro dei parametri di efficienza amministrativo-contabile degli Enti locali. Non a caso la capacità amministrativa degli Enti Locali che la Commissione Europea raccomanda di rafforzare al fine di un uso migliore dei fondi strutturali europei, così come di quelli del Pnrr, passa inevitabilmente dall’efficientamento della loro capacità di riscossione: il primo rischio da scongiurare è quello, non raro, che l’Ente vada in dissesto finanziario semplicemente perché non ha saputo/potuto riscuotere le multe accertate sul suo territorio”.

Fonte: Indice di Capacità Amministrativa – rielaborazione su dati BDAP (2022)

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