“Tagli al personale e reggenze, ecco perchè la scuola è in difficoltà”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata dalla segretaria della Cisl Scuola Paola Votto, in risposta alla presa di posizione della senatrice Elena Murelli, che ha definito l’esatta descrizione fotografica resa dai sindacati alla stampa locale riguardo la situazione in cui versano le scuole ad anno scolastico iniziato quale “attacco strumentale dalla sinistra” garantendo che “le scuole ripartiranno nei tempi previsti” si rendono necessarie ed urgenti alcune specificazioni.

“Non esiste alcuna strumentalizzazione – spiega Votto – rispetto a quanto riportato dalla stampa. Articoli ed interviste restituiscono una fotografia reale, attuale e non ritoccata con effetti speciali, che potrebbero far apparire quello che non c’è, ovvero che tutto va bene come afferma la Senatrice. La scuola insegna a dire la verità, a costruire il pensiero critico sulla base di documenti di realtà. Chi parla di scuola alla scuola e al territorio in cui la scuola ha le sedi ed al personale che in essa opera, ha il dovere di dire sempre la verità in coerenza con dati, Normative e Contratti Collettivi , qualunque ruolo ricopra: Istituzione centrale, Istituzione Scolastica, Sindacato di settore”.

“E’ esattamente nel rispetto della verità che sono state rese le dichiarazioni alla stampa locale da parte nostra. Vorremmo che quanto afferma la Senatrice riguardo l’avvio regolare fosse vero e realizzabile, ovvero che le scuole “ripartiranno nei tempi previsti”. “Peccato che le scuole siano già ripartite – viene fatto osservare – dato che l’anno scolastico non inizia quando gli alunni entrano nelle aule, bensì il 1° settembre. Dato che quest’anno il 1° settembre cadeva di domenica, l’inizio d’anno è stato il 2 settembre. I dati di realtà sono quelli che seguono e si chiede alla Senatrice di provarne il contrario: L’Emilia Romagna ha registrato una diminuzione degli organici assegnati, sia docenti che personale Ata, nonostante una generale “tenuta” del numero degli alunni, in alcuni casi addirittura in aumento.

Il 2 settembre nelle nostre scuole c’erano i Dirigenti Scolastici titolari in 26 scuole su 34, gli 8 mancanti sono stati nominati in reggenza che andrà avanti previe sentenze definitive riguardo i ricorsi avverso il concorso riservato dei Dirigenti Scolastici. La prima sentenza di oggi è negativa in quanto “non risulta dedotto in maniera specifica un pregiudizio grave o irreparabile”. La sentenza farebbe presupporre la possibilità di immettere in ruolo i nuovi Dirigenti. Siamo da oggi in attesa dell’altra sentenza definitiva che ci sarà ad inizio ottobre. A parte i vari ricorsi pendenti, è dal 2012 che la nostra Provincia vede un numero importante di reggenze a causa di posti accantonati proprio per i ricorsi che si sono succeduti nel tempo. E’ da allora che almeno un quarto delle scuole piacentine hanno Dirigenti in reggenza”.

“Il 2 settembre, sempre nelle nostre 34 Scuole, – prosegue Votto – mancavano 17, e tuttora mancano, Dirigenti Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) essendone entrati in ruolo 4 su 21 a fine agosto. Siamo in attesa dell’esito della procedura di interpello che terminava il 6 settembre, per vedere le Segreterie delle Scuole piacentine “mediamente complete” almeno delle figure cosiddette apicali. Rammentiamo alla Senatrice che per il perfezionamento delle immissioni in ruolo é necessario chi per l’Amministrazione provveda all’inserimento dei contratti, sia per il personale docente che per il personale ata. Mancando il personale amministrativo, queste (e non solo queste) funzioni saranno in ritardo. La senatrice non sa forse che il ritardo nelle operazioni di cui sopra comporterà problemi per il personale.

La verità, siccome noi vogliamo dire la verità, è a causa di un cronoprogramma inadeguato dato dal Ministero che le Scuole: si trovano in alcuni casi ad avere un Dirigente reggente pro tempore, nessun DSGA e un solo amministrativo in ruolo e presente, (in una Scuola della nostra Provincia nemmeno quello), un quarto dei docenti assenti in tutte le Scuole nella parte iniziale dell’anno scolastico deputata alle operazioni di avvio collegiale ed alla organizzazione. Appare ridicolo, ci perdoni la Senatrice, imputare la causa di questa situazione al pensionamento del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza e Parma dato che medesima situazione si verifica nelle altre province emiliano romagnole e in parte del Paese. Parliamo invece, volendo confrontarci su dati veri, di organici a ruolo non autorizzati, sia docenti che ata, e dei tagli effettuati (40 posti in meno sul personale Ata e molti posti di docenti).

Non so quando la Senatrice abbia messo piede – conclude Votto – nelle nostre Scuole l’ultima volta. La invito a fare un giro con me nelle Scuole piacentine che io conosco bene, venga con me! Probabilmente dopo un giro nelle Scuole le sue Note ai giornali saranno meno politiche e più di merito perché la Scuola piacentina ha bisogno davvero di interventi concreti”

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