Appropriazione indebita, indagati 4 membri della comunità islamica

Nel mirino la gestione economica di "cospicui fondi provenienti dal Qatar dal 2010 al 2014 poi girati, almeno in parte, e con bonifici senza causale, ad altri centri", come scritto nell'esposto che un gruppo di ex soci dell'associazione islamica, ormai noti come "dissidenti", ha presentato in marzo

E’ di appropriazione indebita aggravata in concorso l’accusa con la quale la procura di Piacenza ha iscritto nel registro degli indagati quattro membri della Comunità islamica di Piacenza.

Nel mirino la gestione economica di “cospicui fondi provenienti dal Qatar dal 2010 al 2014 poi girati, almeno in parte, e con bonifici senza causale, ad altri centri”, come scritto nell’esposto che un gruppo di ex soci dell’associazione islamica, ormai noti come “dissidenti”, ha presentato in marzo.

Per sostenere la presunta gestione economica non trasparente, gli ex hanno allegato documenti ora al vaglio dei carabinieri coordinati dal Pm Roberto Fontana.

“Vorrei capire – aveva detto Yassine Baradai, direttore del centro, quando i dissidenti avevano denunciato la vicenda – su che basi queste persone sostengono la loro tesi, la GdF ha fatto diversi controlli e per loro tutti i bonifici e i movimenti sono regolari. Nelle assemblee vengono sempre mostrati i bilanci anno per anno e non abbiamo nulla da nascondere”. (Fonte ANSA).

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