Capi contraffatti, maxi sequestro della Finanza ad Alseno foto

Denunciati due cittadini senegalesi, in possesso di regolare permesso di soggiorno. 

Giubbotti, borse e scarpe recanti noti marchi di moda, tra i quali Moncler, Prada, Chanel, Burberry, Colmar, Hogan, Napapijiri, tutti contraffatti.

Sono in tutto 137 i capi di abbigliamento sequestrati nei giorni scorsi nei pressi di un centro commerciale di Alseno (Piacenza) dalla tenenza della Guardia di Finanza di Fiorenzuola d’Arda.

“Si tratta di capi di ottima fattura e molto simili agli originali, riproducenti i marchi ed i tipici elementi stilistici coperti da privativa industriale riconducibili a case di moda, – fanno sapere le Fiamme Gialle – esposti al pubblico per essere commercializzati da due cittadini senegalesi, entrambi in possesso di regolare permesso di soggiorno”.

La coppia è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Piacenza per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

I prodotti – viene sottolineato -, in virtù della loro ottima fattura, erano posti in vendita a prezzi decisamente più elevati rispetto a quanto si verifica normalmente in casi analoghi.

Grazie ad una serie di appostamenti le Fiamme Gialle hanno poi scoperto che alcuni spazi utilizzati per il carico e scarico merci del centro commerciale erano di fatto stati abusivamente adibiti a deposito della merce contraffatta. 

Proseguono le indagini per individuare la provenienza dei prodotti contraffatti e gli accertamenti finalizzati alla sottoposizione ad imposta dell’illecito traffico. 
 
“La contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini, particolarmente diffusi nel periodo natalizio soprattutto in luoghi intensamente frequentati da potenziali acquirenti, – evidenzia il Comando provinciale – alimentano il sommerso, alterando le regole della libera concorrenza e del mercato, minando di fatto la sicurezza economico-finanziaria del paese, danneggiando il mercato e sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole”.  

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