I ragazzi stanno bene: alla Biffi l’omaggio alla Who, tra arte e musica

“Credo che questa mostra possa appassionare. Chi già ama gli Who troverà oggetti da collezione, curiosità, ma anche chi ama semplicemente l’arte potrà trovare opere realizzate da artisti contemporanei, ispirati dalla band”. Così Eleonora Bagarotti, curatrice della mostra in esposizione alla Biffi Arte di Piacenza dedicata ai 60 anni di carriera degli Who, spiega il filo conduttore de “The kids are alright”.

“Il rapporto tra l’estetica e l’arte – continua – ha sempre contraddistinto gli Who. Spesso ci soffermiamo anche sulle copertine, non solo per lo stile e il look, o per film come Tommy e Quadrophoenia. Pensiamo a un album, come Face dances, che già nel 1981 utilizzava l’intelligenza artificiale. Questo la dica lunga sulla visione, che il gruppo ha sempre avuto e sull’attenzione all’aspetto grafico e artistico. Anche per questo motivo abbiamo avuto l’entusiasmo e la partecipazione assolutamente spontanea e gratuita di artisti come Cosmo Vynil e Matt Dillon”.

 

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